Rethinking Social Media Strategy

I recentissimi report NetConsulting e IDC, lanciano l’allarme sulla salute del comparto IT in Italia. Trend negativi da anni, ci hanno oramai abituato ad accettare una domanda asfittica, più spesso per ciò che riguarda le componenti più tradizionali: hardware devices, servizi di networking, system integration, custom software. In un mercato che anche quest’anno perde il 4,3% in termini di valore assoluto solo nei primi due “Quarter”, si osservano alcune oasi ed eccezioni; nello specifico il segmento dei “Contenuti e Pubblicità Digitale“, seppur ancora minimo in termini di volume generato (€. 2.947 milioni), lascerebbe sperare per un lenta ma possibile ripresa attestata al 4,2% sul medesimo periodo del 2012. All’interno di questo comparto, osservando anche quanto succede nei mercati più evoluti, il ruolo dei Social Media assume una rilevanza costantemente crescente e già alcuni specialisti di marketing e di business parlano di “Ripensamento delle Strategie di impiego dei Social Media“.

Assinform 2013

Ma come rivedere il proprio atteggiamento nei confronti di questi strumenti che ancora tardano ad essere ritenuti validi alleati nelle strategie di comunicazione e marketing? L’approccio di avvicinamento è per lo più guidato dalla “numerosità della popolazione che li abita/frequenta, la variabile definita “Demografia“. Ma non solo dato che, come è uso invalso per i più tradizionali mezzi di comunicazione (stampa, TV, Radio, websites), è possibile identificare trend di crescita o di concentrazione della popolazione con una precisione ed un dettaglio descrittivo mai avuto sino ad ora. Ecco alcuni dati.

social-networks-520x186_2fun Twitter presenta in assoluto a livello globale il Social con il maggior tasso di crescita in termini demografici nella fascia di età compresa tra i 55-64 anni compiendo un balzo in avanti del 79% rispetto allo stesso periodo del 2012. Stesso dinamica si osserva per altri due tra gli strumenti Social più popolari, in particolare la fascia di età tra 45-54 anni risulta essere quella con la crescita maggiore sia per quanto riguarda Facebook (+46%) che Google + (+56%). Ed ecco un primo punto di ripensamento: siamo stati abituati a valutare i Social Media come un “Luogo” creato da Giovani e fatto per i Giovani. Ecco invece che qualsiasi strategia di marketing o comunicazione indirizzata a questi segmenti che dovesse trascurare questi preziosi strumenti, potrebbe correre il rischio di risultare monca o di non produrre i risultati attesi in termini di ritorno sugli investimenti effettuati.

Il contemporaneo e travolgente sviluppo dei “mobile user” ha ulteriormente complicato il panorama delle possibili strategie di avvicinamento ai consumatori e clienti. Facebook, ad esempio, oltre ad essere in assoluto il Social Media con il maggior numero di utenti, è anche la piattaforma con il tasso più elevato di fruitori mobile, i quali contribuiscono per il 30% al fatturato proveniente dal canale pubblicitario; questa sola componente nel corso del 2013 è cresciuta del 7% (ovvero stiamo parlando di circa 189 milioni di utenti!)! Come è oramai noto, la progettazione del website, del suo contenuto come delle singole campagne di advertising richiede un adattamento nativo per il mondo mobile; sottovalutare quindi il necessario ridimensionamento per mantenere una adegata visibilità per gli schermi dei mobile devices, significa di fatto rendere spesso inefficace il messaggio che si vuole indirizzare al proprio target group. Ma non solo!

social-media-stats-phone-use_1E’ nota (e lo è stata soprattutto in passato) l’importanza di prevedere il mezzo di televisivo come media elettivo in caso di comunicazione massificata, proprio in ragione del vasto numero di fruitori. Negli Stati Uniti You Tube raggiunge una fetta di utenti compresi nella fascia di età 18-34 maggiore di qualsiasi altra TV Via cavo. Ecco quindi che in ottica di ripensamento di una strategia di comunicazione verso questa utenza, dovrebbe essere presa in considerazione l’opportunità di creare dei video anche solo di durata non superiore ai 5 minuti, per raccontare la propria società ed il proprio business.

Parliamo ora di Linkedin. La piattaforma Social dedicata al mondo dei professionisti, continua ad aumentare la sua “popolazione” a tassi rilevanti. Circa ogni due secondi, secondo le statistiche, Linkedin accoglie un nuovo utente che va ad aumentare la platea degli oramai milioni di professionisti connessi. Linkedin ha inoltre arricchito considerevolmente l’offerta di servizi e le opportunità di partecipazione rendendo più semplice la partecipazione alle discussioni tramite blog e all’interno dei gruppi, migliorando le possibilità di presentare la propria società e le proprie abilità sia per mezzo delle “Corporate Pages”, sia per mezzo degli strumenti di pubblicazione delle opportunità di lavoro e sia attraverso l’integrazione della piattaforma slideshare. Insomma Linkedin è senza alcun dubbio uno dei media da impiegare se si vuole comunicare ad un pubblico professionale e istituzionale. Questa statistica va comunque pesata anche alla luce del dato che dice che un tasso relativamente alto di utenti Linkedin, in realtà, siano utenti poco attivi e poco partecipativi comparando al contrario il livelli di attività di utenti delle piattaforme Facebook, Google +, Twitter o Pinterest. Molta attenzione quindi deve essere riposta, nella fase di scelta dei messaggi e delle singole piattaforme da impiegare al fine di ottimizzare il ritorno della comunicazione; nello specifico ad esempio può risultare molto più efficace postare survey o messaggi interattivi per mezzo di Twitter e lasciare invece contenuti più statistici, come il blog o presentazioni proprio a Linkedin.

Come ha modificato le interazioni quotidiane con la tecnologia informatica l’arrivo di smartphone evoluti? Esiste una visione univoca sul fatto che il mobile abbia creato un punto di discontinuità importante nel modo in cui gli essere umani si rapportano alla tecnologia e alla percezione della stessa realtà. social-media-stats-phone-520x283_2stat

Una interessante statistica ha inteso indagare il tempo medio di “esposizione” dell’utente allo smartphone nel corso della giornata; ne sono emersi dati molto interessanti come il fatto che circa il 63% dei possessori di un mobile device, abbia dichiarato di allontanarsi dal proprio strumento per non più di un ora al giorno e addirittura il 79% per meno di due ore al giorno. Questo noto dato statistico, alla base fra le altre cose degli importanti investimenti messi in campo da telco operator, banche, payments institutions per trasformare lo smartphone in uno strumento di pagamento (come una carta di credito), deve assolutamente essere considerato se si vuole creare una efficace strategia Social. Ricordarsi sempre che, in ogni caso, considerato che lo smartphone è pressochè impiegato con continuità nel corso della giornata, qualsiasi azione di marketing sarà per forza di cose una azione “intrusiva”; avere lo smartphone disponibile non significherà necessariamente che lo stesso utente sia disponibile a leggere o a fruire i contenuti che intendiamo comunicargli!

Infine un dato interessante per quanto riguarda Facebook; siamo sempre stati portati a pensare alle complicazioni sulla “security” e sulla “privacy” come a delle inevitabili ma decisamente fastidiose problematiche legate ai Social Media.

social-media-stats-privacy-520x434_3statIl 25% degli utenti di Facebook dichiara di non avere alcun problema per quanto riguarda le politiche di “privacy” e “security” della piattaforma. Un tema per giunta molto caldo alla luce delle recenti dichiarazioni sull’utilizzo dei Social Media da parte della NSA e della aperta possibilità che i propri dati personali possano, di fatto, essere oggetto di furto o investigazione da parte di molteplici soggetti.

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